
Le Domus de Janas, secondo la leggenda, ospitavano delle piccole fate, che passavano il loro tempo a filare delle stoffe preziose con dei telai d’oro, custodendole con gelosia e cura. Queste creature, potevano essere sia dolci e gentili ma anche dispettose e vendicative. Le Domus de Janas fanno parte del patrimonio archeologico della Sardegna, e sono distribuite in tutta l’isola; se ne contano circa duemilatrecento. Al di la della spiegazione leggendaria, la funzione di queste Domos, era una funzione tombale, dell’epoca neolitica, talvolta inglobate in delle necropoli che potevano ospitare fino a quaranta sepolcri. Tra le necropoli più importanti possiamo menzionare quella di Anghelu Ruju ( 3200-2800 a.C.) ad Alghero, nella località Li Piani, e la Necropoli di Sant’Andrea Priu (3500-2900 a.C), nel territorio di Bonorva.
Nell’immagine abbiamo un esempio di Domus de Janas scavata all’interno di un monolite molto friabile affiorante alla base di un batolite granitico, ricco di tafoni e anfratti, la domus sorge solitaria ai piedi di Monte “Gai”, a Nord del villaggio di Oddoène. Essa è costituita da un unico vano, nel cui ingresso si intravede, alla destra di chi guarda, un residuo dell’originaria scanalatura in cui si incastrava il portello di chiusura.
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Fonti
Sardegna Esoterica di Gianmichele Lisai Sito web Comune di Onifai